Ecobonus 2022 e Detrazione 65%: chiarezza sui bonus statali

Emiliano Zoccolan
Emiliano Zoccolan

General Contracting

Facciamo chiarezza sugli incentivi statali per il risparmio energetico

Di seguito vi proponiamo una guida per fare una sintesi degli incentivi statali utilizzabili e aiutarvi a capirci qualche cosa in più, soprattutto esponendovi le caratteristiche della detrazione fiscale al 65%.

Nello specifico, gli argomenti che tratteremo sono i seguenti:

  • Che cos’è l’Ecobonus?
  • Bonus 65%
  • Sconto in fattura e cessione del credito

Iniziamo!

 

Che cos’è e cosa rientra nell’Ecobonus?

L’Ecobonus è un incentivo statale riservato ai lavori edili e impiantistici costituito in modo da ridurre i consumi energetici dei nostri edifici. In aggiunta, il secondo obiettivo è incentrato sul superamento dei combustibili fossili per implementare l’utilizzo delle fonti ecologiche, come per esempio l’energia solare.

Le aliquote di rimborso previste sono tre: il 50%, il 65% e il Superbonus 110%, e la loro restituzione è prevista secondo uno scalo dalle tasse future, in più rate annuali.

Vediamoli insieme nel dettaglio.

Bonus 65%

È stata prorogata una terza aliquota, oltre al 50% e il Superbonus 110%, ovvero quella al 65%. Tale detrazione fiscale del 65% è stata concessa nel Modello 730 sugli interventi mirati alla riqualifica energetica degli edifici (ma che non dà diritto al bonus mobili), ed è stata prorogata per effetto della Legge di Bilancio sino al 2024.

Cosa si può detrarre al 65%?

L’agevolazione consiste in detrazioni d’imposta nella misura del 65% delle spese sostenute, da ripartire in rate annuali di pari importo, entro un limite massimo di detrazione diverso a seconda degli interventi previsti. In tutti i casi, si tratta di riduzioni concesse per tutti quegli interventi atti ad aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti e che riguardano, in particolare, le spese sostenute per:

  • L’involucro di edifici esistenti (per esempio, pareti, finestre, tetti e pavimenti)
  • L’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione ad aria o ad acqua;
  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia;
  • La sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;
  • L’acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • L’acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • L’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative.

Chi può godere della detrazione?

Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento e che sostengono le spese dell’intervento stesso.

In particolare:

  • Le persone fisiche quali possessori, titolari di un diritto reale sull’immobile, comodatari, inquilini o esercenti arti e professioni;
  • I contribuenti che conseguono il reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
  • Le associazioni tra professionisti;
  • Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Quali documenti presentare

Per godere del Bonus 65% è necessario presentare la seguente documentazione:

  • L’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti;
  • L’attestato APE (Attestato di Prestazione Energetica), redatto da un tecnico non coinvolto nei lavori, che comprende i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio;
  • La scheda informativa da spedire all’Enea entro i novanta giorni dalla data di collaudo. La scheda deve contenere: a) i dati identificativi della persona che ha sostenuto le spese; b) i dati dell’edificio su cui i lavori sono stati eseguiti; c) la tipologia di intervento eseguito; d) il risparmio di energia che ne è conseguito nonché il relativo costo, specificando l’importo per le spese professionali, e quello utilizzato per il calcolo della detrazione.

Come ottenere la detrazione fiscale al 65%

Per ottenere le agevolazioni fiscali dell’ecobonus 65% bisogna aver effettuato il pagamento tramite bonifico parlante. Questa forma di pagamento deve essere compilata correttamente utilizzando i moduli prestampati ad hoc che le banche e le Poste mettono a disposizione, oppure il formulario interattivo del proprio online banking.

Ricordiamo che quando si compila il bonifico parlante è preferibile inserire i riferimenti normativi del bonus che si sta richiedendo nella causale. Nel caso dell’ecobonus 65%, una possibile causale potrebbe essere:

Lavori di riqualificazione energetica. Detrazione 55% – 65%, ai sensi dell’art. 1, commi 344-347, legge 27 dicembre 2006, n. 296. Pagamento della fattura n. XY del giorno/mese/anno.

Quali sono i massimali della detrazione al 65%

I massimali del bonus 65% variano in funzione del tipo di intervento. Nello specifico:

  • 150.845€ (detrazione effettiva pari a 100 mola euro) per la riqualificazione energetica di edifici esistenti.
  • 92.307€ (detrazione effettiva pari a 60mila euro) per lavori relativi all’involucro degli edifici, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, e l’acquisto e l’installazione di schermature solari.
  • 46.153€ (detrazione effettiva pari a 30 mila euro) per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia.

Lavori detraibili al 110% e al 50%

Abbiamo deciso di riproporvi di seguito anche un breve riassunto delle altre due detrazioni fiscali, quella al 50% relativa al bonus ristrutturazioni e il Superbonus 110%.

A seguito delle direttive esposte nel Decreto Rilancio, dall’1 luglio 2020 si potrà detrarre il 110% delle spese sostenute per i cosiddetti interventi “notevoli” di riqualificazione energetica sulle prime e seconde abitazioni. Oltretutto, è da ricordare che è arrivata la conferma del rinnovo delSuperbonus fino al 2025. La conferma è arrivata dal Consiglio dei Ministri presieduto da Mario Draghi; secondo le ultime notizie, la proroga del Superbonus 110% è contenuta nella Legge di Bilancio 2022.

Per ottenere il Superbonus 110% è necessario migliorare di due classil’attestato di certificazione energetica e realizzare almeno una di queste casistiche “trainanti”:

  1. Cappotto termico: interventi di isolamento termico delle superfici (ma non sugli infissi) che interessano l’involucro dell’edificio per oltre il 25%.
  2. Impianto di riscaldamento in condominio: interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, a pompa di calore.
  3. Impianto di riscaldamento in proprietà esclusiva.

Per quanto riguarda il Bonus Ristrutturazioni (Bonus 50%), elenchiamo di seguito le spese che rientrano nella detrazione:

  • L’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo;
  • L’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari, porte esterne, portoncini;
  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto;
  • Sostituzione o nuova installazione di impianto di climatizzazione invernale dotato di generatori a biomassa (pallets, truciolato etc.), fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.


Secondo la Legge di Bilancio 2022, l’aliquota spettante al fotovoltaico è del 50%. Con Otovo questo sconto lo puoi ottenere direttamente in fattura, dato che puoi avvalerti della cessione del credito.

Il Bonus 50% copre tutte le spese necessarie per avere un impianto fotovoltaico chiavi in mano, nello specifico:

  • I costi della manodopera per l’installazione
  • I costi di acquisto dell’intero impianto
  • Le spese per il progetto
  • I costi di tutte le pratiche burocratiche
  • L’iva applicata, che in questo caso è del 10% dato che il fotovoltaico rientra tra gli interventi per il recupero del patrimonio edilizio

Sconto in fattura e cessione del credito

La procedura della cessione del credito potrà essere seguita per tutti gli altri interventi edilizi per i quali è prevista la detrazione del 50% oltre che per l’Ecobonus 65% e per gli interventi agevolabili al 110% con il Superbonus.

Dunque, per tutto il 2022, in alternativa alla detrazione si può richiedere a Otovo lo sconto in fattura. Cosa significa? L’impresa ti anticiperà i soldi, che recupererà in futuro come creditore d’imposta. In altre parole, è come se avesse pagato anticipatamente le tasse allo Stato. Quindi lo Stato stornerà dalle imposte future quanto anticipato dall’impresa.

Domande frequenti

Come accedere al Bonus 65%?

Condizione indispensabile per poter usufruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti espressamente su unità immobiliari e su edifici(o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l’attività d’impresa o professionale).

Quante volte si può usufruire di un Ecobonus?

In realtà, non è prevista una soglia massima di possibilità di richieste di un Ecobonus, salvo non essere presentate nello stesso anno. Il contribuente può usufruirne a condizione che il nuovo intervento sia autonomo da quello precedente.

 

crediti: OTOVO.IT 

Ti potrebbe interessare

Contattaci

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.