Green Deal: dal 2030 edifici a emissioni azzerate

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Emiliano Zoccolan
Emiliano Zoccolan

General Contracting

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Approvato dal Parlamento Europeo e dalla Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, il Green Deal o Patto Verde include una serie di punti e direttive volte a migliorare l’efficienza energetica del Vecchio Continente che diventerebbe così il primo a raggiungere la neutralità climatica. Non ne sono esenti le attività in ambito edilizio con i nuovi edifici pubblici in primis e i privati poi, che dovranno essere realizzati ad emissioni azzerate e alimentati a sole fonti rinnovabili già a partire dal più prossimo 2027 (nel 2030 per i privati). Una proposta che è volta a facilitare la ristrutturazione di case, scuole, ma anche uffici, ospedali e altri luoghi pubblici e privati, in tutta Europa rendendoli non solo eco-friendly, ma anche partecipi di una significativa riduzione delle emissioni e del costo di bollette energetiche, migliorando di rimando la vita di tutti coloro che vivono nell’Unione.

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Green Deal ed edilizia: i punti salienti del piano

Il nuovo piano approvato da Parlamento e Commissione europea per rendere il nostro continente “amico dell’ambiente” prevede che, in ambito edilizio, dal 2030 tutti gli edifici di natura privata siano ad emissioni zero. Scadenza che si anticipa per le strutture pubbliche, dove l’annata da segnare in calendario è quella del 2027. Che cosa significa edifici ecosostenibili? Che case, uffici, ma anche scuole e ospedali dovranno innanzitutto consumare meno energia possibile. E per fare questo, dovranno essere alimentati da fonti che siano rinnovabili, senza emettere ulteriore CO2 da combustibili fossili in un’aria già troppo inquinata. Per quanto riguarda invece le ristrutturazioni, almeno il 15% degli edifici di classe G dovranno raggiungere un efficientamento energetico di classe F, entro il 2027 per le strutture pubbliche ed entro il 2030 per quelle private e residenziali. Situazione che si riverserà in maniera indiretta anche in agevolazioni su acquisto e affitto di tali costruzioni efficienti, visto che il minore consumo di energia donerà loro maggior valore.

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L’importanza di agire per un’edilizia green

L’attuazione di un piano di edilizia green in Europa passa per la realizzazione di piani nazionali di ristrutturazione degli edifici che saranno a loro volta integrati nei piani nazionali per l’energia e il clima (PNIEC) già esistenti. Progetti che saranno delle vere e proprie tabelle di marcia per l’intera edilizia europea anche se poi sarà compito di ogni stato membro dell’Unione, come spiegato dall’esecutivo UE, optare per le migliori e specifiche scadenze volte a raggiungere un rendimento energetico più elevato. I piani nazionali di ristrutturazione degli edifici dovranno infatti essere in linea con il percorso di ogni stato per raggiungere le emissioni zero entro il 2050. Scegliere una ristrutturazione edilizia che sfrutti tutte le potenzialità del Green Deal è ad oggi fondamentale per diventare parte attiva nella decarbonizzazione del patrimonio immobiliare UE. Gli edifici restano ad oggi il più grande consumatore di energia in Europa, proprio perché dal punto di vista energetico sono ancora troppo in larga parte alimentati da combustibili fossili.

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