Bonus Ristrutturazioni: fino al 31 dicembre 2021 sarà del 110%

Superbonus Edilizia
Emiliano Zoccolan
Emiliano Zoccolan

General Contracting

Gli ultimi due mesi passati in quarantena hanno aiutato molti italiani ad apprezzare davvero l’importanza della propria casa.
C’è chi ne ha approfittato per fare le grandi pulizie, chi per fare piccoli lavoretti di manutenzione. Ma c’è, soprattutto, ci ha cominciato a riflettere sull’idea di rendere la sua abitazione più efficiente, più funzionale e, perché no?, anche più bella.
Perché non approfittare dunque del Superbonus Edilizia, vera e propria misura shock annunciata dal Governo?

Superbonus Edilizia, cosa dice il Decreto

“Si provvede ad incrementare al 110% l’aliquota di detrazione spettante a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici con riferimento alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, nonché di interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici effettuati dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021″: questo il testo dell’articolo che – con ogni probabilità – sarà inserito nel Decreto Rilancio.
A rassicurare gli italiani, andando a spegnere le diverse voci relative ad un mancato rientro del Superbonus Edilizia nel Decreto, è intervenuto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro: attraverso la sua pagina Facebook, Fraccaro ha garantito che – grazie ai 7 miliardi stanziati fino al 2023 – le coperture ci sono e, di conseguenza, è garantita la presenza del superbonus all’interno del programma di rilancio.
Ma come si potranno realizzare gli interventi senza nessun esborso? E cosa significa che la cessione del credito è possibile per un numero illimitato di volte? Scopriamolo insieme.

Ecobonus e sismabonus 110%, maxi-interventi e tetti di spesa

Per ottenere l’ecobonus con l’aliquota del 110% sarà necessario eseguire lavori importanti di riqualificazione energetica degli edifici, cioè:
a) interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio per oltre il 25% della superficie disperdente lorda. Tale detrazione è calcolata su un tetto di spesa massimo di 60.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi – CAM (ex DM 11 ottobre 2017);
b) interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento UE 811/2013, a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo (anch’essi oggetto del superbonus 110%), o con impianti di microcogenerazione. La detrazione è calcolata su un tetto di spesa massimo di 30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito;
c) interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, o con impianti di microcogenerazione. La detrazione è calcolata su un tetto di spesa massimo di 30.000 euro ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Superbonus edilizia, i lavori detraibili al 110%

L’aliquota del 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico già agevolati dall’ecobonus, nei limiti di spesa già vigenti per ciascun intervento e a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno dei maxi-interventi.
A tali lavori sia aggiungono due nuove tipologie:
l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici, fino ad un massimo di spesa di 48.000 euro e comunque fino a 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale e sempreché l’installazione degli impianti sia eseguita congiuntamente ad uno dei maxi-interventi, e dei sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici, alle stesse condizioni degli impianti solari fotovoltaici e comunque fino a 1.000 euro di spesa per ogni kWh di capacità di accumulo;
l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, sempre ché sia eseguita congiuntamente ad uno degi maxi-interventi.
Bonus Ristrutturazioni

Superbonus 110%, prima casa e condomini

Il superbonus 110% si applica: agli interventi effettuati dai condomini, sulle singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale, dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, salvo quanto previsto al comma 11*, dagli Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati.
*Il comma 11 prevede che il superbonus 110% non si applica alle spese sostenute dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, in relazione a interventi effettuati su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale.

Ecobonus e sismabonus 110%, APE e asseverazione

Stando all’ultima bozza del decreto, l’ecobonus al 110% sarà concesso a condizione che i lavori migliorino la prestazione dell’edificio di almeno due classi energetiche, oppure, se non possibile, che conseguano la classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Come accade già oggi per gli interventi agevolati dall’ecobonus, anche quelli che godranno del superbonus del 110% con tutta probabilità dovranno essere comunicati all’ENEA, secondo modalità definite in seguito dal Ministero dello Sviluppo economico.
Il sismabonus al 110% sarà concesso a condizione che la bontà degli interventi sia asseverata da professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali il quale dovrà attestare anche la congruità delle spese sostenute con gli interventi agevolati.
I tetti di spesa cui applicare i superbonus del 110% sono gli stessi già vigenti per le diverse tipologie di lavori.

Superbonus Edilizia, come funziona

Le famiglie italiane che andranno a realizzare gli interventi di ristrutturazione, per i fini di efficientamento energetico e prevenzione antisismica, potranno percorrere due strade per usufruire del bonus.
Nel primo caso la famiglia potrà ricevere al momento della dichiarazione dei redditi un rimborso pari al 110% del costo dell’operazione, diviso in cinque quote annuali di pari importo. Nel secondo caso, invece, la famiglia potrà effettuare i lavori a costo zero: le basterà cedere la detrazione fiscale all’impresa realizzatrice che, a sua volta, applicherà uno sconto in fattura pari al 100% del costo dei lavori.
Le imprese, una volta ricevuto il credito d’imposta dalle famiglie (a fronte dello sconto totale in fattura), lo potranno cedere a loro volta a terzi, persino ai finora non inclusi istituti bancari. L’operazione, promette il Governo, potrà essere svolta in tempi rapidi con un altrettanto veloce trasferimento di liquidità.

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